É tempo di ritirare fuori trolley e passaporto e partire per la prossima avventura che ci porterà fino agli States! Siete pronti? Chi di voi è stato a New York? Io ci sono stata per qualche giorno dopo un viaggio - studio a Filadelfia durante il quale ho visto da vicino come veniva scelta la giuria americana (magari un giorno vi racconto meglio anche di quell'incredibile avventura).
Nonostante quello a New York sia stato un soggiorno decisamente breve ho comunque girato come una trottola per le strade della Grande Mela vedendo così tante cose che ho deciso di raccontarvele.
Proprio basandomi sulla mia esperienza ho deciso di suggerirvi un piccolo itinerario di 4 giorni, che comprende posti dove mangiare, luoghi must da vedere e piccole chicche che possono arricchire il vostro soggiorno!
Che ne dite? Vi ho convinti a partire?
Giorno 1: Central Park, Fifth Avenue, Empire State Building e Times Square
Ho iniziato a scoprire New York partendo dall'Upper West Side, e più precisamente da Central Park, è così che ho sempre immaginato di tuffarmi in questa città così caotica, capendola con calma, senza fretta, come un caffè che scotta a berlo tutto in un sorso.
Il polmone verde della Grande Mela, nato a metà dell'Ottocento, secondo me è il modo perfetto per entrare a New York, è il cortile di casa, quello dove tutti si sentono a loro agio. Iniziate il vostro tour dallo Zoo di Central Park e poi dirigervi verso la famosa Bethesda Terrace coronata dalla bellissima Bethesda Fountain (presente in tantissimi film e telefilm americani). Da qui poi non potete non fare un salto al laghetto detto Conservatory Water e alla statua di Alice nel paese delle Meraviglie. Infine, soprattutto se amate i Beatles proprio come me, non dovete assolutamente perdere Strawberry Fields, il giardino a forma di lacrima - che comprende anche un mosaico con scritto 'Imagine' - dedicato alla memoria di John Lennon, ucciso proprio dall'altro lato della strada, davanti al Dakota Building dove abitava.
Pranzo: Proprio dentro Central Park fermarvi da Le pain quotidien, all'interno del Mineral Springs Pavilion, per un brunch, o una semplice insalata fresca. Se, invece, non disdegnate l'idea di un bel picnic e la stagione lo consente, prendete tutto l'occorrente e approfittate di tutto lo spazio verde che vi circonda per un sano pranzo sull'erba.
Dopo questa mattinata in mezzo al verde, siete ufficialmente pronti per scoprire qualche meraviglia architettonica, quindi salite sul taxi (o sulla metro anche se non funziona proprio in maniera eccellente) e avventuratevi nell'area di Midtown, dove vi consiglio di non perdere la Grand Central Terminal, il Rockefeller Center e concludere in bellezza con un bel tuffo consumistico lungo la Fifth e la Madison Avenue!
Sul finire del pomeriggio, salite sull'Empire State Building, per me assolutamente tappa obbligatoria del vostro soggiorno. Da qui potrete salutare il sole che scompare tra i tetti della città e dare il benvenuto alle luci della notte, che in realtà a New York è più viva che mai. In alternativa potete salire sul Top Of The Rock, l'osservatorio del Rockefeller Center, anche se dovendo scegliere io non avrei dubbi e risalirei sull'Empire ad occhi chiusissimi.
Cena: per il primo giorno direi che può decisamente bastare così, vi meritate una bella cena in un posto davvero particolare! Io vi consiglio ad occhi chiusi il Bubba Gump Shrimp Co, in Times Square, per rivivere a pieno la magia del film Forrest Gump! Dopo una bella scorpacciata di gamberi, se ancora non siete abbastanza stanchi, fatevi una bella passeggiata nella piazza più iconica della città così da andare poi a dormire con le luci colorate di New York e della sua vivacità notturna ancora negli occhi e nel cuore.
Giorno 2: Statua della libertà, National September 11 Memorial & Museum e Chinatown
Freschi e riposati siete pronti per affrontare il vostro secondo giorno nella Grande Mela! Prendete lo Staten Island Ferry di prima mattina, e partite alla volta di Ellis Island e del simbolo di New York per eccellenza, la Statua della Libertà. Ammirate la sua corona che piano piano si avvicina e la città che si dispiega davanti a voi: farete quasi fatica a credere di essere davvero lì. Un consiglio: se volete salire tutti e 354 i ripidi scalini che portano alla corona di Lady Liberty prenotate i biglietti con moooolto anticipo (accettano prenotazioni fino a 6 mesi prima).
Proseguite la mattinata con una visita al commovente National September 11 Memorial & Museum, le due grandi Memorial Pool simbolo di speranza, vita e tributo alla memoria di tutte le migliaia di persone che persero la vita nell'attacco terroristico. Io ho visitato anche il museo del memoriale, ma se avete poco tempo io sinceramente ve lo sconsiglio: è un approfondimento bello ma davvero devastante su quello che è successo, un tributo sincero ma neanche troppo necessario.
Pranzo: dopo questa mattinata intensa e tutt'altro che leggera avrete una fame da lupi! Oggi vi meritate un bell'hamburger soffice di Shake Shack contornato da una vagonata di patatine fritte al formaggio, sennò che vacanza a New York è?!
A pancia piena salite, poi, verso Soho per un pomeriggio di shopping tra ondate di turisti a caccia delle marche più famose al mondo, e poi spingetevi fino a Chinatown, pronti a scoprire tutti i tesori che arrivano dall'Estremo Oriente. Seguite l'odore del pesce fresco o dei cachi maturi, comprate una lanterna in carta di riso o un sacchetto di noci moscate, ma soprattutto non dimenticatevi un giro tra i templi buddhisti.
Cena: ormai che vi siete immersi nel mondo orientale, per cena potete fermarvi da Joe's Shanghai per mangiare alcuni dei più buoni xiao long bao (ravioli al vapore) della città. A parte i ravioli potete immergere le bacchette in altri stuzzicanti piatti cinesi come i calamari con tofu oppure il maiale saltato nel peperoncino jalapeno. N.B.: ricordatevi che qui si paga solo in contanti!
Se non siete stanchi tra Soho e Chinatown ci sono tanti localini dove trascorrere il resto della serata, avrete solo l'imbarazzo della scelta.
Giorno 3: Met (o Moma), High Line e Broadway
Altro giro, altra corsa: al terzo giorno siete pronti per affrontare un bel giro al museo! Se siete appassionati di arte egizia, greca e romana, ma anche arte islamica e pittura europea vi consiglio di dedicare la mattinata al Metropolitan Museum of Art, il Met, perdendovi tra collezioni antiche, e opere rinascimentali. Se, invece, preferite l'arte moderna correte direttamente al Museum of Modern Art, il Moma, e immergetevi tra le opere di Van Gogh, Matisse, Picasso, Pollock e altri ancora.
Pranzo: per rifocillarvi dopo la full immersion al museo potete scendere verso la zona di Chelsea e mangiare al Chelsea Market, delizioso mercato coperto che ha aperto i battenti negli anni '90 e che oggi ospita piccole e sofisticate panetterie che accontentano tutti i palati.
Dopo il pit stop culinario ripartite alla scoperta di Greenwich Village e godetevi un momento di quiete quasi irreale sulla stretta striscia verde della High Line, eccellente esempio di riqualificazione urbana. Si tratta, infatti, di un parco - lungo 2,3 km - costruito al posto della West Side Line, una linea ferroviaria sopraelevata in disuso, e diventato nel tempo molto più che uno spazio pubblico, un lungo di incontro stimolante per famiglie ed amici. Continuate la vostra passeggiata attraversando Washington Square Park e per merenda fermatevi a sorseggiare un latte macchiato in qualche angolo di West Village, dove potrete concedervi anche un giro tra le boutique.
Cena: suggerisco a questo giro un bell'hot dog al volo tra i carretti lungo la strada che porta a Times Squares e poi via sotto le luci scintillanti di Broadway a vedere una spettacolo da tutto esaurito o anche qualcosa di meno ovvio. Ricordatevi che TKTS vende biglietti scontati ogni giorno (anche se raramente per gli spettacoli più ambiti). Se dopo lo spettacolo non siete ancora stanchi, finite la sera al Rum House con un buon cocktail.
Giorno 4: Harlem e Brooklyn
Dedicate il vostro ultimo giorno nella Grande Mela alla scoperta di Harlem, la parte settentrionale di New York, considerata un vero e proprio baluardo della cultura afroamericana in città. Non perdete la Cathedral Church of St John The Divine, il più grande edificio di culto americano (peraltro non ancora terminato), e se è domenica andate ad assistere una messa Gospel e lasciatevi coinvolgere dalla sua bellezza. Di solito le funzioni della domenica iniziano verso le 11 e durano almeno due ore, ci sono tantissime chiese dove potete andare (sempre con il massimo rispetto) ad assistere ad una funzione religione dove si canta Gospel. Tra queste vi suggerisco Abyssinian Baptist Church, che tiene una versione della messa anche più corta il mercoledì sera, oppure Greater Hood Memorial AME Zion Church che il giovedì sera ospita anche servizi religiosi con musica hip-hop.
Pranzo: per l'ultimo pranzo in terra americana non potete che puntare ad un bel brunch. Recatevi subito da Red Rooster, che tra cucina tipica afroamericana e musica dal vivo è il posto perfetto per un super brunch dopo il Gospel!
Non potete salutare New York senza aver fatto un giro a Brooklyn. È letteralmente enorme quindi scegliete il quartiere da visitare in base alle vostre preferenze: optate per la zona di Brooklyn Heights e passate da Brooklyn Bridge Park se volete godere di una bellissima vista di Lower Manhattan. Per i fan dei parchi divertimento vecchio stile, invece, consiglio di fare un salto a Coney Island, per un giro tra ottovolanti e ruote panoramiche.
All'ora del tramonto tornate verso il Ponte di Brooklyn e osservate il sole che tramonta dietro Lower Manhattan, per me rimane uno dei tramonti più belli che abbia mai visto.
Cena: con i colori del tramonto e di New York ancora negli occhi partecipate al rinascimento culinario di Brooklyn concedendovi una cena da Rye, e poi salite al sesto piano del Wythe Hotel a Williamsburg dove trovate il The Ides, uno dei rooftop più esclusivi della città. Da quassù, con un ottimo drink tra le mani, potrete ammirare e salutare al meglio la città che non dorme mai
Che ve ne pare di questo tuffo nella Grande Mela? Vi è piaciuto?
Spero davvero di sì perché ci ho messo davvero tanti ricordi e tanto impegno per scriverlo, aiutata sempre dai preziosi consigli della Lonely Planet. Se avete domande, curiosità o altri suggerimenti come sempre potete commentare l'articolo o scrivermi su Instagram, dove mi trovate come @marzi_olly Vi aspetto :)
Wowwww!!! Che viaggio intenso ed emozionante! Grazie dei consigli!